Sta accadendo un paradosso. Potremmo chiamarlo il “paradosso di Bolzano”.
Questo paradosso riguarda il fatto che in Italia, laddove la campagna vaccinale è stata più intensa, si ha una maggiore prevalenza di persone con malattia Covid, anche di grado grave.
Cosa sta accadendo?
Potremmo, appunto, definirlo il paradosso di Bolzano, ma di fatto si sta ripetendo in maniera piuttosto sorprendente in tutta Italia cioè, sta accadendo l’opposto rispetto a quanto ci si aspettava.
Laddove la campagna vaccinale fosse più avanti ci si aspettava una minore recrudescenza dei casi di malattia Covid e viceversa. Di fatto sta accadendo il contrario. Ma in tutta Italia, non solo a Bolzano.
Bolzano in particolar modo perché è quella dove la campagna vaccinale è stata più intensa e, allo stesso tempo, abbiamo la provincia con il maggior numero di attualmente positivi per unità di popolazione.
Purtroppo, non è una novità, ci sono altri casi, il più clamoroso è quello di Gibilterra dove in un anno sono stati segnalati 6 decessi e, in 30 giorni di vaccinazione, 80 decessi.
Le ipotesi sono molteplici,
al momento ne ho individuate 3
Recidive:
La prima riguarda il fatto che ci si può re-infettare a distanza, qualche caso è stato segnalato. Parlo di una distanza di 6 mesi, perché le infezioni, le recidive, a breve e medio termine (2/3 mesi), sono facilissime e la seconda recidiva è sempre più violenta rispetto alla prima.
Ma questo l’ho potuto già constatare nella primavera scorsa nella mia stessa famiglia.
Altro discorso è, invece, una recidiva, magari più blanda, a distanza di 6/8/12 mesi. Di queste ne sono state segnalate pochissime, tant'è che c’è un paper, di cui parleremo in un altro video, che riguarda una comunicazione dell’NIH (National Institutes of Health) dove è stato pubblicato che molto difficilmente ci si ammala di Covid per chi ha già avuto il Covid a medio lungo termine in quanto immunità cellulo-mediata è quella che ci protegge a distanza, più degli anticorpi, che invece sembrano avere un’efficacia più a breve medio termine.
Varianti:
In secondo luogo, una delle ipotesi, credo la più accreditata nel mondo scientifico, per questa recrudescenza è che il vaccino selezionerebbe una variante, in special modo la variante inglese, provocando così un’amplificazione delle infezioni della variante stessa.
Questo dato va, al momento, confermato, anche se c’è qualche Illustre Professore che lavora sul campo che sta sostenendo questa ipotesi.
Fenomeno ADE:
A mio parere, e questo è proprio un mio parere, in base alla lettura della letteratura scientifica, non solo riguardanti il Covid ma anche altre epidemie, bisogna essere molto attenti allo svilupparsi del famoso fenomeno ADE.
Ne avevamo parlato in un precedente video ( Ecco il link, ne parlo a partire dal minuto 19:00. Guarda video )
Si tratta di un’amplificazione infiammatoria della risposta derivata dagli anticorpi.
Quindi un’infiammazione dovuta agli anticorpi aumentata in maniera esponenziale, ovvero quando si ha riproduzione di anticorpi su un substrato che gli anticorpi li ha già.
In sintesi, se uno ha fatto il Covid, anche accorgendosene ma soprattutto i famosi asintomatici, potrebbe determinare un’amplificazione della risposta anticorpale.
Il fenomeno ADE.
Ed è per questo che molti professori, come il professor Maga (Pavia), il professor Galli (Sacco di Milano) e molti altri ancora stanno consigliando di fare prima l’esame sierologico.
Bisogna essere certi di non aver avuto un contatto con il visus e di non avere anticorpi, altrimenti si rischia il fenomeno ADE.
Il problema non è il vaccino, il problema è la faciloneria con cui il vaccino viene somministrato.
Bisogna stare attenti, come in tutte le cose, bisogna guardare se qualcuno ha già fatto il Covid, sintomatico o asintomatico che sia.
Qualche giorno fa, da Perugia, un’infermiera che ho conosciuto mi stava dicendo che stava vivendo una situazione drammatica. Tantissime persone venivano ricoverate, stavano molto male e molte di queste erano vaccinate.
Lei era sbalordita da questo fatto e mi chiedeva: “Dottore ma cosa sta succedendo?”.
Beh, io non lo so, ma la prima cosa che mi è venuta in mente è proprio il fenomeno ADE.
Diciamo che questa cosa sta diventando drammatica, anzi, forse può spiegare in parte l’inizio di questo accenno di terza ondata.
Ribadisco: nessuna paura del vaccino, questa è una reazione di tutti i vaccini, bisogna solo stare attenti ad essere certi di non avere già gli anticorpi attraverso l’esame sierologico.
Fare l’esame sierologico prima di fare il vaccino, è una scelta intelligente e permette di evitare la maggior parte delle reazioni più violente che il vaccino stesso può determinare.
Addirittura, in alcuni laboratori valutano gli anticorpi contro la proteina S1 e la proteina S2, ovvero gli anticorpi neutralizzanti che noi abbiamo nel nostro organismo.
Ripeto, bisogna fare il sierologico prima del vaccino, non è il vaccino il problema.
Il problema è la faciloneria e che alcune persone si permettono di dire “non hai fatto il vaccino?!” oppure “come mai non fai il vaccino!”, come fossi un appestato.
La risposta è: “non faccio il vaccino perché ho già fatto il Covid, perché ho gli anticorpi, perché rischio il fenomeno ADE.”
Non si può assolutamente fare una pressione, anche psicologica, di questo tipo sulle persone perché poi si hanno questi risultati.
Ripeto, due sono le reazioni pericolose al vaccino:
- La reazione allergica al glicole polietilenico (PEG) alla quale bisogna stare molto attenti;
- Valutare la presenza di anticorpi, in quel caso è meglio rimandare il vaccino.