Quali sono le cause e i fattori di rischio?
La malattia si manifesta a tutte le età.
Spesso è difficile individuare la causa della malattia.
I motivi più noti sono: le malattie autoimmuni, le infezioni batteriche o virali, gli infarti, gli interventi chirurgici o i tumori.
Come si previene?
È molto difficile prevenire la pericardite acuta, ma si possono diminuire i rischi e le ricadute di quella cronica, con adeguata terapia antiinfiammatoria guidata dal medico.
Come si cura?
La maggior parte dei casi di pericardite è di lieve entità: il paziente guarisce spontaneamente, con il riposo e con una terapia antiinfiammatoria, magari assunta per altri motivi (febbre).
In altri casi, invece, è necessaria una terapia intensa che può comprendere farmaci antinfiammatori più potenti, come i cortisonici e, con minore frequenza, interventi chirurgici.
La terapia ha lo scopo di diminuire il dolore e l’infiammazione, curare la causa, qualora sia stato possibile diagnosticarla, ed escludere altre complicazioni.
Se non trattata essa può evolvere in pericardite costrittiva, ossia in un guscio fibro-calcifico costituito dai 2 foglietti pericardici che impedisce al cuore gli adattamenti dimensionali e geometrici alla richieste dell’organismo. In questo caso è necessario l’intervento chirurgico.
Nel caso di ritardata diagnosi o ritardo approccio aggressivo ad un febbre protratta, a volte si può scivolare in una miocardite con temibile cardiomiopatia dilatativa che induce scompenso cardiaco cronico e aritmie ventricolari ripetitive, anche letali.